Mattone dopo mattone si sta costruendo anche in questo problematico 2021 la casa dei Campionati sportivi in Vespa, sabato e domenica 25 e 26 settembre è andato in scena il Campionato Italiano di Regolarità, proprio nelle date programmate ormai da anni per questa manifestazione ovvero l’ultimo fine settimana di settembre.
A rendere strane e frizzanti queste due giornate ci hanno pensato gli organizzatori di Sermoneta Benedetto Lacchè e Antonio Mango, Betto e Tony per tutti, che specialmente per la prima giornata hanno scelto un percorso tracciato su “brecciolino” rivelatosi poi un trabocchetto per molti. Nel trabocchetto sono caduti anche i cronometristi che sono stati messi in crisi soprattutto dalle molte penalità commesse dai piloti ed anche dal fatto che molti di loro, specialmente nella prima manche, non hanno portato a termine tutto il percorso scompensando il programma messo in atto. Si perché in questa occasione è stato usato per la rilevazione dei tempi un particolare programma predisposto dai soci del Vespa Club Aprilia Ivano Lanzone e Claudio Oddi che ha svolto discretamente il suo compito anche se certamente deve essere ancora collaudato e migliorato per far fronte a tutte quelle variabili che difficilmente si possono calcolare precedentemente ma che emergono solo durante l’uso. Alla fine le classifiche sono uscite in tempi accettabili e solo qualche cavillo è rimasto da sistemare in posizioni di bassa classifica.
Belli i percorsi di trasferimento che nella prima giornata hanno portato i partecipanti a percorrere i saliscendi dei monti Lepini con i relativi caratteristici paesaggi boschivi e collinari e poi i panorami sulla distesa dell’Agro Pontino con le sue campagne con vista fino al mare. Il secondo giorno a percorrere le strade che collegano i tanti Borghi della città di Latina, una delle più giovani città d’Italia, inaugurata il 18 dicembre 1942 con il nome di Littoria che poi nel 1944 è diventato prima Latinia e poi Latina nel 1945 grazie ad un particolare decreto. Il percorso completamente pianeggiante il cui punto più alto è risultato essere il cavalcavia della “Pontina”, ha portato i concorrenti a percorrere il lungo mare ormai in clima di fine stagione, le campagne dell’Agro Pontino e la città permettendo di notare il classico stile fascista di molte costruzioni tra le quali spicca il famoso palazzo M, ora sede della Guardia di Finanza.
Tutti hanno avuto modo di apprezzare gli sforzi organizzativi che sono stati messi in atto da Betto e Tony ed alla fine tutto è andato come programmato, i piloti non erano tantissimi, una settantina, e questo ha permesso di farli partire alla distanza classica di un minuto uno dall’altro, eliminando così lo stress che alle volte provoca la partenza ogni trenta secondi.
La competizione, anche grazie allo sterrato proposto, è stata veramente serrata tra i migliori piloti presenti con dei passaggi al limite minimo di penalità, naturalmente per chi ha pagato dazio al sabato è stato impossibile ribaltare la situazione alla domenica, giornata nella quale le penalità sono state molte meno grazie al fondo in tartan della pista di atletica sulla quale erano posizionate le fotocellule.
Il migliore in questa occasione è stato Flavio Scatola e questa diventa la sua più importante vittoria, per il giovane portacolori del Vespa Club Montecchio Emilia una grande soddisfazione questo Campionato Italiano nella Categoria Expert dopo aver vinto qualche anno fa quello nella Promo. Sempre piazzato nelle maggiori manifestazioni Flavio Scatola stavolta ha espresso il suo acuto vincente e si merita questa vittoria anche per la sua comprovata sportività e dedizione.
Dietro di lui nella Categoria Expert si piazza il roveretano Matteo Pilati, per lui sono stati fatali i due piedi appoggiati al sabato sul “brecciolino” ma questo risultato conferma comunque la sua ottima tecnica regolaristica che ha fatto vedere negli ultimi tempi. Al terzo posto nella categoria troviamo Alessandro Bisti, per il pilota romano un gradito ritorno ai vertici nazionali dopo qualche tempo di non eccezionali risultati, quarto posto per il veronese Marco Caiazzo campione uscente della Promo e quinto per Roberto Orlandini del Montecchio dal quale ci si poteva aspettare anche un risultato migliore.
Visti i risultati delle ultime manifestazioni non è una sorpresa vedere Tomas Calzà al vertice della Categoria Promo, questo Titolo Italiano è giunto per il pilota roveretano a confermare il culmine di una attesa maturazione ed a confermare anche la buona scuola del Club trentino che con Calzà ha sfornato ben quattro Campioni italiani Promo da quando la categoria è stata istituita, il valore del pilota in questa occasione è ulteriormente accentuata dal suo secondo posto nella classifica assoluta. Al secondo posto della Promo si classifica un altro roveretano, Salvatore Lazzara, anche questo pilota il risultato è giunto in una fase di maturazione che attualmente non si può prevedere a che livello sia giunta per cui da lui ci possiamo aspettare anche ulteriori performance. Terzo posto per il romano Franco Carboni il cui risultato è giunto a fronte di una costante partecipazione alle manifestazioni e misurarsi con i migliori è decisamente il modo migliore per crescere, per il Vespa Club Roma una ottima soddisfazione questo piazzamento sul podio. Quarto posto di categoria per Simone Ardolfi, uno dei pochi piloti assidui alle manifestazioni di quello che era lo squadrone del Vespa Club Chiari, e quinto posto per Roberto Scatola del Montecchio Emilia, Club che conferma avere una ottima scuola ed ottimi piloti.
Nelle Squadre, con tre piloti nei primi quattro della classifica Assoluta non poteva altro che imporsi il Vespa Club Rovereto che conquista il Titolo Italiano dopo aver vinto alla Tre mari anche quello Continentale,Calzà Tomas, Matteo Pilati e Salvatore Lazzara hanno preceduto il Vespa Club Montecchio Emilia, Campione uscente con i piloti Flavio Scatola, Roberto Orlandini e Gabriele Cagni, terzo gradino del podio per il Vespa Club Chiari con Simone Ardolfi, Maurizio Norbis e Gabriele Mafezzoni. Quarto posto per il Vespa Club Mantova con Giancarlo Giubelli, Claudio Federici e Domenico Iembo, mentre al quinto posto si classifica il Vespa Club della Capitale grazie a Franco Carboni , Alessandro Bisti e Francesco Muroni.