La formula consigliata dalla Direzione Sportiva e studiata a tavolino che prevedeva un fine
settimana con due manifestazioni di Campionato Italiano Rievocazioni Storiche nelle Marche è
andata a buon fine con la conclusione della seconda delle due prove a Fabriano domenica 19
settembre. Molti sono stati i piloti che dal sabato a Macerata si sono trasferiti nella notte o al
mattino presto a Fabriano per quella che possiamo definire una delle più partecipate prove di
Campionato Rievocazioni Storiche della stagione ma anche di sempre. Spettacolo la Piazza del
Comune piena di colorate Vespa con le loro fasce a coprire gli scudi e far vedere la loro
provenienza agli altri piloti ma anche alla incuriosita popolazione, e poi i piloti, accompagnatori e
staff tecnico organizzativo che aveva predisposto barriere covid, con controllo green pass,
temperatura, igienizzazione mani e quant’altro serviva per rispettare i protocolli imposti dalle
autorità competenti.
Insomma, la bella piazza centrale di Fabriano si è animata alla mattina presto per accogliere tutta
questa gente che poi ha dato vita nei vari ruoli a questa stupenda manifestazione che ha per certi
versi ricordato la storicità, la cultura e la storia e per certi altri l’agonismo, gli Audax e l’attualità.
Ne è nata una manifestazione con i fiocchi dove tutte le componenti si sono potute esprimere
veramente ad altissimi livelli e di conseguenza tutte sono state ripagate di soddisfazione per aver
portato a casa, chi un ottimo risultato sportivo, chi uno organizzativo, chi uno storico e culturale,
chi anche semplicemente uno turistico in Vespa. Ne è uscito benissimo anche il Vespa Club d’Italia
per la visibilità avuta, il movimento Vespistico Sportivo e soprattutto il Vespa Club Fabriano con il
suo vulcanico Presidente Giorgio d’Ancona e tutto il suo staff, ma anche tutti i Club delle Marche
perché si è notata tra loro la collaborazione disinteressata, quella vera che ti fa fare le cose solo
perché vuoi che vada tutto bene, come in effetti dovrebbe essere sempre, senza gelosie ed
antagonismi, per pura passione ed amicizia.
Il percorso saliscendi ha portato i partecipanti a vedere colli e monti vicino a Fabriano come ad
esempio i quasi 1000 metri di altezza di Poggio San Romualdo poi varie frazioni e borghi per
passare anche dalla Gola della Rossa e dalle Grotte di Frasassi che sono delle grotte carsiche
formate da una enorme serie di ambienti sotterranei il cui il primo, visitabile con facilità dal
pubblico è l’Abisso Ancona, una enorme cavità naturale talmente estesa e ampia che potrebbe
contenere senza problemi niente meno che il Duomo di Milano! Divertente quindi il giro turistico
con bei paesaggi e tante curve da allietare la guida di qualsiasi vespista, sia esso arrivato con
Vespa Faro Basso, Vintage o Storica come prevede il regolamento del Campionato.
Se qualche critica vogliamo fare all’organizzazione, ma solo per migliorarla ulteriormente, può
essere sulla durata della manifestazione, l’impressione è stata che forse si è perso troppo tempo
nei CTO che ha costretto alcuni piloti lontani a ripartire senza attendere le premiazioni per tornare
in serata a casa e non compromettere quei piccoli equilibri di lavoro e famiglia che spesso
permettono le partecipazioni, non certo per fare una offesa al Club organizzatore.
Ma con questo non vogliamo insegnare nulla a nessuno, la manifestazione è stata ottima sotto
tutti i fronti, sia per la location di partenza che per i gadget, sia per la cordialità del personale
addetto, sia per la parte agonistico sportiva.
E proprio della parte agonistica vogliamo adesso parlare, con la certezza che sia stata fatta una
grande ricerca per metterla in atto, i sei Controlli Orari erano infatti ubicati in ricercati luoghi, i
primi due inseriti in una specie di Gimkana e comunque di non facile interpretazione, i secondi due
a Castelletta, su fondo lastricato con il primo in salita hanno messo in difficoltà più di un
concorrente, gli ultimi due, sempre partendo da piazza del Comune a Fabriano, in una salita molto
ripida dove molte Vespa si sono fermate e dove molte frizioni sono state veramente sollecitate.
Una ricerca questa, di rendere molto difficoltose le prove controllate, che ha sfilato la classifica e
ha veramente fatto emergere le qualità regolaristiche e di guida di alcuni piloti rispetto ad altri.
Anche qui, come già il giorno precedente a Macerata è emerso Matteo Pilati del Rovereto che
guida la classifica Assoluta con sole 3 penalità, secondo posto per Davide Palini del Coccaglio a 5
penalità come il terzo classificato Tomas Calzà sempre del Rovereto entrambi su Faro Basso. Con
una penalità in più troviamo un lotto di quattro piloti, Roberto Orlandini, Leonardo Pilati,
Emanuele Gobbato e Scatola Flavio finiti nell’ordine per l’età dei loro mezzi.
Nella categoria Faro Basso dopo Palini e Calzà troviamo Gianluca Marinelli del Canale Monterano,
nella Storico primo è Gaspare Sola del Pinerolo, secondo Daniele Bozzi del Macerata e terzo
Giancarlo Giubelli del Mantova. La Vintage è vinta da Nunzio Bonanno che così porta sul gradino
più alto del podio anche il suo Vespa Club Roma, seconda si classifica Emanuela Selva del Milano e
terzo Vincenzo Vitrioli del Reggio Calabria.
La Classifica a Squadre sembra quella delle due città italiane più importanti, con Vespa Club Roma
grazie a Bonanno, Muroni e Carboni al primo posto e Vespa Club Milano con Selva, Acquistapace e
Mattioli al secondo, mentre il terzo posto se lo merita il Vespa Club Macerata grazie ai suoi piloti
Lombardelli, Bozzi e Ottaviani.