Nell’epoca dei social le comunicazioni diventano veramente semplici ma quando ti ritrovi su una chat 490 messaggi da leggere dopo sole quattro ore da quando è finita una manifestazione dove c’erano 30 ragazzini hai capito che l’evento ha lasciato il segno. Ed è proprio per questo che il Vespa Club d’Italia questi eventi li vuole, li promuove e li coordina, da nord a sud della penisola, per fare promozione allo Sport in Vespa, per far conoscere il mondo Vespa al di fuori dei normali appassionati e per incrementare la rete delle amicizie sotto il nome della Vespa.
A Martina Franca per il Meeting Under 18 nei giorni 11 e 12 marzo si è concretizzato un momento della storia moderna di questo veicolo a due ruote che ha movimentato le genti ma anche acceso passioni che tutt’ora vivono e si rafforzano. Entusiasti come non mai i ragazzini presenti, 22 di loro erano alla prima esperienza del genere, ma entusiasti anche i loro accompagnatori, genitori e amici, ai quali è stato dato un compito da ora in avanti, quello di continuare ad allenarli per tenere vivo in loro l’entusiasmo e di portarli alle manifestazioni almeno nelle loro regioni.
Questo Meeting ha coinvolto le regioni del centro e sud Italia, Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Abruzzo e Lazio regioni che hanno fame di eventi vespistici di ogni genere, siano essi turistici o sportivi e questo per i giovani è stato veramente un evento di qualità che ha lasciato un grande ricordo nei cuori e nelle menti dei partecipanti.
Il programma della due giorni prevede l’accoglienza dei ragazzi al sabato alle 11,30 per iniziare a girare sui percorsi predisposti nella mattinata dagli istruttori alle ore 13,30. Alle 16,30 foto di rito e prima della notte ritrovo in sala per la parte teorica che come sempre in queste occasioni prevede una infarinatura sulla storia della Vespa, sul perché la Vespa ha iniziato a fare Sport e sul Vespa Club d’Italia. Segue una parte tecnica con i regolamenti, i mezzi, la guida, il tutto corredato da circa 120 foto e molti filmati che ben esaudiscono le esigenze del corso e mantengono viva l’attenzione dei ragazzi.
La serata a cena è quella che fa conoscere tra di loro i ragazzi e che rafforza le amicizie, ma poi tutti a letto perché la mattina alle 9 si riparte con la pratica sul percorso e poi a seguire la prova finale a cronometro che li diverte e li gratifica. Premiazione, riconoscimenti e saluti alle 14 concludono la manifestazione e dopo inizia, mentre tutti stanno tornando alle loro case, la raffica di messaggi che prima abbiamo citato.
Ogni Meeting di questo genere ha le proprie particolarità, in questa edizione si sono visti molti giovanissimi addirittura alcuni che non avevano mai preso i comandi di una Vespa, c’erano per questo a disposizione delle Vespa Automatiche che hanno svolto egregiamente la funzione di iniziare questi giovani alla guida. In mezzo al gruppo si sviluppa poi la solidarietà e la sana competizione che sviluppa e incoraggia i ragazzi, alla fine anche quelli che sono saliti in Vespa solo il giorno prima hanno concluso il percorso finale e questo è stato il più bello e incoraggiante risultato.
Dopo questo evento ci sentiamo di ringraziare molte persone, innanzi tutto il Vespa Club d’Italia e la Direzione Sportiva per averlo ideato ed averlo finanziato, in secondo luogo i genitori e gli accompagnatori dei ragazzi che si sono messi a disposizione e li hanno portati al Meeting. I ragazzi meritano un applauso perché hanno ascoltato i consigli degli istruttori, li hanno assorbiti e messi in pratica, sembra impossibile i progressi che alcuni di loro hanno fatto da un giorno all’altro. Ringraziamo anche il Vespa Club Martina Franca, la giovane Amministrazione pubblica del comune della Valle d’Itria e la Protezione Civile locale per l’organizzazione ed il supporto prestato.
Infine ringraziamo gli istruttori, Benito Signori, in testa a tutti, indispensabile figura per il coordinamento prima, durante e dopo, Alice, Renzo e Simone per la guida amorevole e paziente che hanno dato ai ragazzi in ogni momento. Senza il loro impegno e la loro dedizione tutto questo non si sarebbe potuto mettere in atto.