Rho - 10/10/2020
Ormai come consuetudine da qualche stagione il secondo fine settimana di ottobre è dedicato alla disputa della Coppa delle Regioni di Regolarità, ma in questa strana e complicata annata si è giunti in questo periodo a disputare ben due manifestazioni alquanto prestigiose: il Campionato Italiano di Regolarità ed il Campionato Italiano Rievocazioni Storiche.
Se per il Campionato Italiano Regolarità di fatto non è cambiato molto in quanto si è svolto in due manche lo stesso giorno invece che in due giornate diverse, per il Campionato Rievocazioni Storiche lo svolgimento è stato molto diverso con una unica prova, in netto contrasto con le quindici prove programmate per la stagione.
Dopo che era stato deciso l’annullamento del Campionato Rievocazioni Storiche 2020 è giunto lo spiraglio da parte del Vespa Club Rho che con grandi sforzi organizzativi da parte del suo Presidente Valerio Paparazzo ed il suo staff sono riusciti ad ottenere i permessi per effettuare la manifestazione sabato 10 ottobre al pomeriggio. Da qui, viste le impossibilità di tener fede agli impegni da parte del Club designato all’organizzazione del Campionato Italiano Regolarità è maturata l’idea di iniziare al mattino dello stesso giorno, effettuare la prima manche del Campionato Italiano ed al pomeriggio, assieme allo Storico effettuare la seconda manche dell’Italiano.
Il numero massimo di 100 piloti insieme nella piazza Visconti, ha però costretto la Direzione Sportiva a modificare il Regolamento facendo accedere alla seconda manche solo i primi trenta della mattina, visto che al pomeriggio erano già iscritti 80 piloti, con la certezza che una parte di questi classificati erano già inseriti comunque.
Alla fine i piloti al pomeriggio sono stati 93 meno gli assenti, e tutto è filato liscio mantenendo le linee guida, mascherine, distanziamenti e quant’altro sia servito per portare a termine la manifestazione, anche il tempo ha regalato una ottima giornata di sole che ha permesso di godere appieno di questo sprazzo di spensieratezza nel mezzo del momento storico che stiamo vivendo.
Ne è nata così una manifestazione che ha riempito tutta la giornata agli oltre 130 piloti presenti provenienti da molte regioni d’Italia ma nessuno si è annoiato, anche perchè nelle pause tra un controllo orario e l’altro c’è stato modo di parlare e confrontarsi dopo mesi che non ci si vedeva e questo è stato forse il miglior risultato della giornata, avere la certezza che quando la Vespa chiama noi siamo vivi, che la Vespa è viva, che lo Sport in Vespa è vivo, e più che mai riprenderà alla grande non appena la pandemia in atto perderà la sua efficacia.
Un grande mito comunque è stato sfatato in questa occasione: non è assolutamente la difficoltà dei Controlli Orari che permette la buona riuscita di una manifestazione di Regolarità, anzi, secondo chi scrive è esattamente il contrario. Ci sono ormai decine di specialisti del settore, se in una manifestazione ci sono 40 o 50 rilevamenti dei tempi, inseriti in percorsi tortuosi con curve strette e varie difficoltà, questi specialisti sono decisamente avvantaggiati, ma se ci sono pochi e semplici rilevamenti, i distacchi sono minori ed anche gli specialisti devono maggiormente impegnarsi per non fare magari quell’unico errore che li estrometterebbe dalla classifica, cosa che non succederebbe se i controlli fossero tantissimi e ci fosse per questo la possibilità di recupero.
Ed in effetti a Rho sabato 10 ottobre, dove i rilevamenti sono stati solo 12 per il Campionato Italiano Regolarità e 6 per il Campionato Storico i campioni alla fine sono naturalmente emersi ma si è ottenuto l’effetto di avere la suspence fino all’ultimo Controllo Orario che per una manifestazione di questi tipo è decisamente una cosa positiva.
Quindi il messaggio è che se vogliamo che tutti si divertano e sempre più gente si avvicini alla specialità, dobbiamo tenere basso il livello di difficoltà delle manifestazioni, soprattutto quelle dei Campionati Regionali, lo Storico è già molto semplice e gli Audax di solito sono molto equilibrati, se facciamo manifestazioni troppo difficili si divertono solo i più bravi.
Ma veniamo infine ai risultati di questa manifestazione che ha assegnato ben 6 titoli italiani individuali e due a squadre. Nuovo Campione Italiano nella categoria Expert è diventato Deris Franzini del Vespa Club Mantova che in testa già dalle prime battute è riuscito a contenere anche nella manche del pomeriggio il lotto agguerrito degli inseguitori il primo dei quali è stato Matteo Pilati del Vespa Club Rovereto che ha alternato degli ottimi passaggi ad alcuni meno performanti meritandosi comunque il titolo di Vice Campione. Terzo posto per un ottimo Riccardo Lombardelli del Macerata che ha preceduto per qualche penalità Roberto Orlandini del Montecchio e Leonardo Pilati del Rovereto.
Nella Categoria Promo pari merito per il primo posto con Marco Caiazzo del Vespa Club Verona che si laurea Campione Italiano davanti a Nicola Giacomini del Pisogne per la sola discriminante del primo Controllo Orario. Il pari mette entrambi sullo stesso piano denotando però il grande aumento di livello raggiunto ormai dalla Regolarità che sta esprimendo dei tempi medi di passaggio veramente da primato anche nella categoria inferiore. Al terzo posto l’esperto Luciano Moneta del Milano che con questo risultato si è preso una bella soddisfazione anche perchè ha messo in fila altri due del suo stesso Club, Emanuela Selva e Maurizio Acquistapace, rispettivamente quarta e quinto.
La Squadre è andata al Vespa Club Montecchio Emilia, i suoi piloti non sono emersi singolarmente ma la squadra ha ottenuto il risultato che merita per impegno e presenza. Seconda per pochi centesimi quella del Vespa Club Rovereto e terza la squadra del Vespa Club Milano.
Nel Campionato Rievocazioni Storiche il primo posto Assoluto è andato a Matteo Pilati in virtù di una miglior gestione dei passaggi al decimo di secondo, per lui una conferma dopo la vittoria anche nella scorsa stagione. Secondo Assoluto Roberto Orlandini con una penalità in più mentre al terzo posto è emerso Marco Caiazzo, con le stesse penalità ma la Vespa più giovane. Con questo risultato Caiazzo è vincitore nella Categoria Storico nella quale troviamo al secondo posto Gaspare Sola del Pinerolo ed al terzo Gabriele Mafezzoni del Chiari.
Molti in questa occasione le Vespa Faro Basso presenti, il vincitore della categoria è Nicola Giacomini mentre al secondo posto si classifica Maurizio Norbis del Chiari ed al terzo Luciano Moneta del Milano.
Nella Categoria Vintage Campione Italiano diventa Emanuela Selva, ancora una volta davanti al marito Maurizio Acquistapace per una sola penalità, terzo posto per Filippo Grieco unico premiato del Vespa Club Rho.
Nella classifica a Squadre che prevede nel Campionato Storico una sola presenza di piloti Expert la vittoria è andata al Vespa Club Milano davanti al Vespa Club Chiari ed al Vespa Club Rovereto.
A conclusione di questo resoconto ci sentiamo veramente in dovere di ringraziare innanzi tutto il Vespa Club Rho nella persona del suo Presidente Valerio Paparazzo per aver avuto l’impegno e la costanza di programmare tutto con pazienza e passione. In secondo luogo l’Amministrazione pubblica di Rho con l’Assessore allo sport Andrea Orlandi che si è detto soddisfatto di avere aperto nuovamente la piazza agli eventi in tutta sicurezza anche perchè il Vespa Club Rho è una delle Associazioni più vecchie della Città. Grazie anche all’Ingegner Maurizio Valera del comune di Rho che ha lavorato nell’ombra ma senza la sua opera la manifestazione non si sarebbe potuta svolgere.
Grazie anche al Vespa Club d’Italia, alla Direzione Sportiva ed al Registro Storico che nonostante alcune critiche sul fare o non fare le manifestazioni in questo periodo, ha creduto fino in fondo alla possibilità di non lasciare un assurdo spazio vuoto nell’albo d’oro della Regolarità.