Con poche eccezioni le Marche è la regione che ha più lunghe tradizioni di Audax nella cosiddetta
era moderna, cioè dal 1980 in poi, molte infatti sono state le edizioni svoltesi nella regione con la
caratteristica fissa di partenza a mezzanotte ed arrivo a mezzogiorno. Si sono susseguiti i Club
organizzatori di questa manifestazione e la caratteristica è sempre stata quella che un Club era a
capo della macchina organizzatrice e gli altri Club della regione collaboravano pienamente per
soste, Controlli Orari, Controlli a Timbro e quant’altro come fossero un solo organismo.
Stavolta tutto è stato simile a quelle famose edizioni, compresa la durezza del percorso, ma non
gli orari di partenza ed arrivo che si sono praticamente invertiti con partenza al mattino ed arrivo a
sera tarda, questo non ha permesso “all’Audax in Filigrana” di Fabriano di fregiarsi della successiva
edizione dell’Audax delle Marche in quanto la riunione dei Presidenti regionali effettuata in fase di
stesura dei calendari non lo ha permesso.
Non grandissimi numeri per questo terzo Audax della stagione, costi aumentati, situazione
mondiale incerta, situazioni economiche in sofferenza stanno penalizzando tutte le grandi
manifestazioni anche del mondo Vespa. Il centinaio di piloti è stato comunque un buon successo
che premia la grande organizzazione del Vespa Club Fabriano con il suo standard sempre
impeccabile, sia per quel che riguarda i gadget, sia per quel che riguarda tutto il resto, compresa la
location di partenza, la storica piazza del comune di Fabriano, anticamente “Platea Magna” con le
sue facciate che vanno dal periodo medioevale al periodo barocco. Un ringraziamento quindi al
Presidente Giorgio ed a tutti i suoi collaboratori per aver messo in piedi questa manifestazione che
ha dato grande soddisfazioni a tutti i partecipanti proprio e soprattutto alla partenza ed all’arrivo
in un così prestigioso teatro.
Nella pregiata organizzazione da mettere in conto sono pure la visita alle Grotte di Frasassi
programmata la domenica mattina ed anche se purtroppo una parte degli agonisti non hanno
partecipato alla visita non è perché non lo abbiano apprezzato ma solamente perché il ritorno a
casa per loro è prioritario in quanto dopo cinque giorni già dovranno ripartire per la successiva
avventura di Domodossola.
La parte agonistica prevedeva quattro sessioni di Controlli Orari con tre passaggi controllati per
ogni sessione, una formula che si addice alla perfezione ad una manifestazione di Audax in quanto
non stressa agonisticamente i partecipanti che sono concentrati soprattutto sul percorso ma che
comunque fornisce le giuste discriminanti per fare una classifica che va a premiare chi riesce ad
esprimere la giusta concentrazione anche dopo varie centinaia di chilometri.
Dopo la sessione di partenza si piazza al primo posto Gaspare Sola del Pinerolo, discreto esperto di
Audax, con sole 8 penalità mentre al secondo posto si classifica Fausto Ottaviani del Vespa Club
Macerata con 12, terzo posto per Roberto Orlandini del Montecchio Emilia con due penalità in più.
Al quarto posto troviamo Davide Ciconte del Torino, uno dei più esperti piloti di Audax, con 16
penalità ed al quinto Nicola Giacomini del Pisogne a 21 penalità.
Nella seconda sessione di Serrapetrona sale al primo posto Roberto Orlandini con 34 penalità ed al
secondo posto dall’ottavo risale Matteo Pilati del Rovereto con 40 penalità totali, un punto in più
per il terzo provvisorio che è in questa fase Leonardo Santucci del Vespa Club l’Aquila anche egli
risalito di molte posizioni. Questi piloti spingono indietro Gaspare Sola che diventa quarto con 47
penalità e Davide Ciconte che va al quinto con 50.
Nella sessione di Vissa i tre passaggi decretano la classifica provvisoria con Matteo Pilati che si
piazza al primo posto con 55 penalità, al secondo posto risale dal terzo Leonardo Santucci con 8
penalità in più, altre sette in più per Davide Ciconte che sale al terzo posto in questa fase nella
quale la stanchezza comincia a farsi sentire. Al quarto troviamo Roberto Orlandini con 77 penalità
ed al quinto Vitrioli Vincenzo del Reggio Calabria con 81, ora mancano solo gli ultimi tre controlli
all’arrivo e visto i miseri distacchi tra il primo ed il quinto tutto può ancora succedere.
Si giunge in notturna alla fase finale della manifestazione, la piazza del Comune è strapiena di
gente che attende i vespisti, Matteo Pilati parte con il numero 1 attribuitogli per la vittoria
all’edizione precedente di “Vespa in Filigrana”, nei tre passaggi fa segnare solo 5 penalità e
siccome ne aveva 8 di vantaggio risulta evidente che la vittoria è sua davanti ad un ottimo
Leonardo Santucci che ha scalato velocemente le vette della specialità e questo risultato lo
conferma. Ultima posizione del podio per Davide Ciconte ma la sola penalità di distacco denota la
sua classe dopo che per un paio d’anni poco si era visto sui campi di gara.
Quarto posto per Tomas Calzà del Rovereto la cui esperienza in questo tipo di manifestazione lo
porta alla fine a scalare questa ottima posizione dopo essere stato in ombra nelle fasi precedenti,
finisce quinto Roberto Orlandini con 100 penalità persosi un po' in queste fasi finali della
manifestazione.
Nelle categorie vince Vincenzo Vitrioli del Reggio Calabria nella Faro Basso, la Vintage è vinta da
Leonardo Santucci e la Automatiche da Cesare Di Virgilio del Vespa Club l’Aquila.
Nelle Squadre si impone il Vespa Club Pisogne con Nicola Giacomini, Giuseppe Costanzo e Oscar
Maccarelli, secondo posto per Macerata con i piloti Riccardo Lombardelli, Faosto Ottaviani e
Daniele Bozzi, terzo posto per il Vespa Club Montone con Lorenzo Luchetti, Giacomi Bartolini e
Enrico Ciampelli.