Nell’incantevole scenario delle Dolomiti, dette anche Monti pallidi a causa del colore chiaro delle rocce denominata Dolomia che deriva dalla sua stessa composizione chimica costituita principalmente dal minerale dolomite, diverso da quello di tutte le altre montagne, che le rende chiare come la superfice della luna, dopo due rinvii consecutivi causati dalla pandemia, il 4 giugno finalmente 60 audaci Vespisti hanno partecipato all’Audax Bolzano - Mendola Dolomiti organizzato dal Vespa Club Bolzano ottimamente diretto da Presidente Ezio Zamignan.
Due i giri effettuati per un totale di circa 200 Km.
Uno al mattino: Palade, Mendola e ritorno.
Uno al pomeriggio: Collepietra, San Valentino, Carezza, Nigra, Tires e ritorno.
4 i controlli a timbro effettuati e ben 16 i passaggi con fotocellula suddivise in gruppi da 4.
Nell’assoluta i migliori 5 sono Vitrioli (Reggio calabria), Calzà (Rovereto), Lombardelli (Macerata), Lazzara (Rovereto) e Scatola Flavio (Montecchio E.) che, dopo l’ottima prova disputata a Ceglie Messapica, si aggiudica anche questa volta il primo posto assoluto mettendo così un’ipoteca sulla vittoria finale.
Nelle classifiche di categorie nell’automatica vince una vecchia conoscenza del mondo della regolarità in Vespa, Martin Schifferegger del Vespa Club Rovereto seguito dal compagno di Club Andrea Beghini e dall’evergreen Fabio Sbrana (Pisa).
In Faro Basso prevale Vitrioli del Reggio Calabria seguito dai mastini del Vespa Club Merano Paolo Laganà ed Ivo Larcher.
Nella Vintage podio più alto per Leonardo Santucci del Vespa Club L’Aquila seguito da Roberto Scatola (Montecchio E.) e Paolo di Marco (Pisa).
La squadra più brava è stata quella composta dai piloti del Vespa Club Rovereto seguita dal Vespa Club Montecchio Emilia e Reggio Calabria.
Tatiana Munerato (V.C. Merano), Olmitella Capano (V.C. Manfredonia) e Margherita Oberhofer (Bolzano) le migliori del gentil sesso.