Gli audaci ce l’hanno fatta anche questa volta a portare a termine il più duro Audax della stagione,
la seconda edizione dell’Audax Transalpino denominato “Edition Tour” che si è svolto con partenza
da Giaveno sabato 30 luglio per l’organizzazione del Vespa Club Torino. Spettacolare come non
mai il percorso proposto con lo sconfinamento nella vicina Francia dal passo del Moncenisio, la
percorrenza poi dei mitici passi che i cugini d’oltralpe chiamano colli, resi famosi dal Tour de
France come il Col du Galibier, l’Alpe d’Huez, il Col du Lautaret. Colli che percorrendoli ci hanno
ricordato le spettacolari prestazioni dei ciclisti italiani ed in particolare di Marco Pantani che ha
tuttora il record di percorrenza dell’Alpe d’Huez con 36 minuti e 50 secondi, nemmeno gli scatti di
Pogacar e Vingegaard di pochi giorni fa sono riusciti ad intaccarlo come si poteva prevedere dopo
che Pogacar il giorno prima aveva fatto cadere il record di percorrenza del Col di Galibier. L’Alpe
D’Huez sulla quale ben 7 volte i ciclisti italiani hanno vinto, due volte Pantani, due volte Gianni
Bugno, poi una volta Giuseppe Guerini e Roberto Conti, oltre al grande Fausto Coppi che lo aveva
inaugurato nel 1952.
Arrivare alla fine di questo Audax era scontato, avvivare nei tempi previsti poteva anche non
esserlo in quanto le medie calcolate dagli organizzatori erano certamente nei limiti imposti dai
codici della strada italiano e francese ma con molti chilometri con il limite dei 20 come sul Col du
Sarenne, almeno il 10% del percorso con il limite dei 30 specialmente nell’attraversamento dei
paesi e città, poi i rifornimenti ed altre esigenze, non si poteva certo fermarsi a perdere tempo,
qualche foto e via veloci per non dover superare i limiti per non arrivare tardi. Poi le code in val
Susa del sabato pomeriggio, il normale traffico del sabato sulle montagne, la marea di ciclisti sui
colli hanno messo in difficoltà i partecipanti ma ormai l’esperienza acquisita anche da quei piloti
che non ricercano necessariamente il risultato è sempre maggiore e praticamente tutti i partiti
sono arrivati in tempo.
Insomma un Audax con la A maiuscola che ha soddisfatto organizzatori e partecipanti che si sono
dati battaglia per la classifica veramente a suon di centesimi di secondo, scorrendola infatti ci si
rende conto che solo pochi anni fa questa manifestazione si sarebbe conclusa con una media
penalità almeno del doppio. Ormai il livello dei migliori piloti è veramente alto e non è più chi fa
meglio che vince ma chi sbaglia meno e chi ha sbagliato meno degli altri è stato ancora una volta
Matteo Pilati del Vespa Club Rovereto alla sua terza vittoria consecutiva che lo pone al primo
posto Assoluto definitivo nel Campionato Audax 2022. Solo quattro penalità separano il secondo
classificato Tomas Calzà anche egli del Vespa Club Rovereto al suo secondo posto consecutivo che
gli permette di finire sul terzo gradino del podio finale del Campionato. Al terzo posto si classifica
Gabriele Mafezzoni del Vespa Club Chiari che con questa prestazione si conferma uno dei migliori
piloti emergenti della stagione dopo anche le ottime prestazioni fatte notare nel Campionato
Rievocazioni Storiche.
Il quarto posto non poteva che essere ancora una volta di Riccardo Lombardelli del Macerata che
probabilmente ne ha collezionati più di tutti gli altri, e solo quinto Flavio Scatola unico pilota che
poteva ancora ambire plausibilmente alla vittoria nel Campionato dall’alto delle sue due vittorie
nelle prime due prove, questo quinto posto gli vale invece solo la seconda posizione finale.
Nella squadre vince Rovereto con Calzà, Pilati e Pilati, seconda è Montecchio con Cagni, Orlandini
e Scatola e terza Torino con Ciconte, Pinna e Rinaudo.
Si conclude quindi questo Campionato Audax 2022 che laurea tre nuovi Expert vincitori delle
categorie che sono Vincenzo Vitrioli del Vespa Club Reggio Calabria che vince la Faro Basso,
Leonardo Santucci del Vespa Club l’Aquila che vince la Vintage e Cesare Di Virgilio sempre del
Vespa Club l’Aquila nella Automatiche. La categoria a Squadre finale viene vinta dal Vespa Club
Rovereto.